La mosca delle olive
La mosca delle olive (Bactrocera oleae) è un parassita che può causare notevoli danni ai frutti, vi descriveremo tutto ciò che c’è da sapere su questo insetto.
Come e quando agisce
Come conseguenza l’oliva rimane bacata o può assumere una colorazione nerastra.
Come è noto, gli elementi alla base di una ricca produzione sono vari, in particolare quello fattore cimatico agisce in maniera significativa.
La mosca olearia è sempre esistita e la sua presenza, a differenza di altri parassiti, non mette a rischio la vita della pianta. Inoltre, la sua azione è proporzionale al raccolto: più esso è scarso, più i danni della mosca risultano evidenti.
Per di più, se il frutto attaccato dall’insetto rimane sull’albero, può diventare il nido di altri parassiti che andranno ad infestare altre piante.
È dunque fondamentale eliminare i frutti danneggiati; tuttavia, si deve considerare che molto spesso si tratta di alberi selvatici, e quindi non direttamente sottoposti al controllo dei coltivatori.
Come si combatte
A differenza del clima, l’azione della mosca delle olive può essere controllata attraverso l’osservazione delle uova e, se necessario, è possibile intervenire con trattamenti preventivi o mirati ad eliminare le larve.
Le trappole per gli esemplari adulti possono essere invece di due tipi: quelle cromotropiche, che attraggono gli insetti grazie al loro colore e quelle che attraggono tramite i feromoni i soli esemplari maschi.
Per combattere la mosca delle olive la Toscana ha avviato un progetto che, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie come le App per smartphone, permette di tenere sotto controllo gli attacchi dei parassiti.
Si tratta di una piattaforma che permette di avere informazioni in tempo reale su meteo, oscillazioni climatiche e anche sui parassiti tramite la registrazione tempestiva degli attacchi.