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Olio extravergine di oliva,
il migliore per friggere

Noi di Olio Poldo teniamo alla salute dei nostri amati clienti.
 
È da questa affermazione che partiamo con il dire che noi pensiamo che la frittura non sia il più sano modo per cucinare le pietanze.
Con qualche accorgimento è però possibile rendere meno pesante questa tipologia di cottura.
 
Oltre che per condire i cibi, l’olio extravergine di oliva risulta essere il migliore anche per friggerli. Vediamo insieme perché.

Innanzitutto questa tipologia di olio è l’unica che si ottiene esclusivamente tramite procedura meccanica, cioè senza impiego di solventi o altri prodotti chimici.

Per quanto riguarda questo tipo di cottura è importante osservare il punto di fumo dell’olio, cioè il punto preciso in cui evapora, perdendo i valori nutrizionali e sprigionando prodotti di scarto potenzialmente tossici chiamati Cataboliti.

Dato che la molecola dell’olio è una molecola complessa, essa viene denaturata dal calore e, dopo aver perso la sua forma originaria, tende ad assumere una forma differente che non conosciamo di preciso, né sappiamo quanto possa essere dannosa per la salute.
Nel peggiore dei casi può essere anche cancerogena.

Il Journal of Agricultural and Food Chemistry, rivista scientifica dell’American Chemical Society, ha pubblicato uno studio dal quale si vede che l’olio di oliva ha un punto di fumo più alto rispetto agli altri e quindi sopporta meglio il calore.
Ciò significa che l’olio di oliva non solo mantiene più intatte le sue proprietà benefiche, ma influenza anche molto meno i cibi durante la cottura.

Confronto tra punti di fumo degli oli più comuni

Per portare avanti l’esperimento i ricercatori hanno utilizzato quattro differenti tipi di oli: quello extravergine di oliva, quello di mais, quello di soia e quello di girasole.

Sono stati trovati punti di fumo molto differenti: ad esempio, l’olio di girasole e quello di soia raggiungono l’evaporazione a 130° centigradi , mentre quello di mais a 160 ° e quello di arachidi a 180°. L’olio di oliva arriva a 210°C.

Per tenere sotto controllo il mantenimento delle proprietà dell’olio, durante la cottura sarebbe utile mantienersi ad una temperatura più bassa di quella del punto di fumo, dove comunque la degradazione dei grassi è evidente.

Ricordate inoltre che quando l’olio inizia a diventare scuro deve essere gettato via e cambiato!
 
È bene tenere a mente questi accorgimenti ed osservarli per la salvaguardia della nostra salute.

È vero che utilizzare l’olio extravergine di oliva per friggere può risultare più costoso, ma è sicuramente meglio ridurre la frequenza con la quale friggiamo piuttosto che la qualità del prodotto che utilizziamo.

 

Olio Poldo
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