Impariamo a identificare le varietà di ulivo dalle quali si produce Olio Poldo
Come tutti ben sappiamo, l’olio è il prodotto della spremitura delle olive e a seconda della varietà delle piante avremo varietà di olio differenti.
L’ulivo è una specie prevalentemente allogama, ciò significa che l’impollinatura avviene dall’esterno, di conseguenza la mescolanza genetica può essere molto elevata.
In Italia il patrimonio genetico raggiunge una varietà considerevole, infatti si possono contare fino a 538 varietà di ulivi, circa il 42% del patrimonio mondiale.
Ogni area geografica ha le sue varietà specifiche, che si possono diversificare anche nel giro di pochi chilometri. In particolare illustreremo le varietà marchigiane, sia da olio che da mensa.
VARIETA’ DA OLIO MARCHIGIANE
La CARBONCELLA è tipica della zona di Ascoli Piceno e Macerata. Produce un frutto tondeggiante di colore violaceo scuro.
La CORONCINA è diffusa nella provincia di Macerata, in particolare nei comuni di Caldarola e Serrapetrona. Produce un olio di ottima qualità, molto fruttato, amaro e pungente con un elevato contenuto di polifenoli.
Viene impollinata da varietà come Piantone di Mogliano, Pendolino e Maurino.
La MIGNOLA è diffusa nelle province di Ascoli Piceno, Macerata e Ancona.
Il frutto è appuntito, produce un olio dal sapore amaro e ricco di polifenoli.
L’ORBETANA è diffusa soprattutto nella zona di Macerata. Il frutto è abbastanza grande, il colore va dal verde intenso al nero lucido. L’olio è fruttato, armonico amaro e pungente.
Il PIANTONE DI MOGLIANO è diffuso soprattutto in provincia di Macerata, nelle aree sopra i 600 metri di altezza. Il frutto è medio grande, di forma ovoidale, con colore che va dal verde chiaro al rosso violaceo. La produttività è elevata e l’olio risulta leggermente fruttato, tendenzialmente dolce e color giallo oro.
La RAGGIA è diffusa nella provincia di Ancona. Il frutto è di dimensioni medie, con colore che va dal verde chiaro al nero violaceo.
L’olio che produce è fruttato e armonico, di colore giallo oro. Da questa varietà deriva il Monovarietale di Raggia Olio Poldo.
La RAGGIOLA è della provincia di Pesaro. Il frutto è medio, arcuato e asimmetrico.
L’olio è fruttato, leggermente amaro e piccante, di colore verde tendente al giallo.
Il SARGANO DI FERMO (come suggerisce il nome) è diffuso nel Fermano, ma anche nelle province di Ancona e Macerata. Il frutto, di piccole dimensioni, produce un olio fruttato, equilibrato, leggermente dolce con retrogusto amaro e piccante.
Altre varietà autoctone sono: la CORNETTA, il PIANTONE DI FALLERONE, la ROSCIOLANA e la SARGANELLA.
VARIETA’ “DA MENSA” MARCHIGIANE
Ci sono anche delle varietà che vengono definite “da mensa” e possono essere impiegate per vari usi.
Nelle Marche è molto diffusa l’ASCOLANA TENERA, originaria appunto della provincia di Ascoli Piceno.
Altre varietà italiane adatte alla mensa sono: BELLA DI SPAGNA, CAROLEA e CORATINA, dalla quale produciamo il Monovarietale di Coratina Olio Poldo.
Troviamo inoltre: GIARRAFFA, GROSSA DI SPAGNA, NOCELLARA DEL BELICE, PICHOLINE (di origine francese, dal quale nasce il Monovarietale di Picholine Olio Poldo), SANTA CATERINA e UOVO DI PICCIONE.
PRINCIPALI VARIETA’ NAZIONALI
Le varietà principali diffuse sul territorio nazionale destinate alla produzione di olio sono: FRANTOIO (di origine toscana), LECCINO (dal quale nasce il Monovarietale di Leccino Olio Poldo), LECCIO DEL CORNO (toscana), BIANCHERA (Trieste) CIPRESSINO (Taranto) GHIACCIOLA (tipica della Romagna) DOLCE AGOGIA (Umbria) GENTILE DI CHIETI, GRIGNAN (originaria del Veneto e della Lombardia).
Inoltre abbiamo ITRANA, LEUCOCARPA, MAURINO, MORAIOLO, NOSTRANA DI BRISIGHELLA, NOSTRALE DI RIGALI (diffusa soprattutto in Umbria), OLIVASTRA SEGGIANESE (originaria della zona del Monte Amiata) PENDOLINO, RAVECE, ROSCIOLA, SANT’AGOSTINO (pugliese) TAGGIASCA e la TERMITE DI BITETTO.